Chi si fa troppi selfie può essere considerato un malato di mente

Vengono chiamati "selfitis" in lingua inglese. La nuova parola descrive chi ?affetto da un disordine mentale che lo spinge a scattarsi continuamente selfie
di Nino Grasso pubblicata il 28 Dicembre 2017, alle 13:01 nel canale TelefoniaNel 2014 era una fake news, ma da bufala si ?trasformata in realt? Allora si diceva che l'American Psychiatric Association (APA) aveva coniato la parola "selfitis" per descrivere un nuovo disordine mentale per la gente che si scatta e condivide ossessivamente i propri selfie (o autoscatti) online. Dopo poco tempo si ?scoperto che si trattava di una notizia falsa, ma grazie alla sua viralit?ha spinto ricercatori del settore a compiere nuove ricerche. E, a tre anni di distanza, si ?concretizzata.
I ricercatori Janarthanan Balakrishnan della Thiagarajar School of Management di Madura, in India, e Mark D. Griffiths della Nottingham Trent University del Regno Unito hanno pubblicato un nuovo documento nell'International Journal of Mental Health intitolato "An Exploratory Study of Selfitis and the Development of the Selfitis Behavior Scale". In breve lo studio ha creato una sorta di scala (Selfitis Behavior Scale, SBS) per classificare i vari "tipi" ossessionati dai selfie.
In primis, i ricercatori hanno individuato diversi fattori che spingono gli individui a scattare selfie in maniera ossessiva, per poi testare quanto rilevato su un campione di 225 studenti provenienti da due universit?indiane, classificandoli come "borderline", "acuti", "cronici", i tre livelli proposti dalla bufala del 2014. Dei partecipanti il 34% ?stato classificato come borderline, il 40,5% come acuti e il 25,5% come cronici. In particolare, gli uomini si sono classificati peggio delle donne.
Il 57,5% degli uomini intervistati nello studio ?stato considerato come selfitis, mentre per le donne la percentuale ?stata del 42,5%. Naturalmente i pi?influenzati dal fenomeno sono i pi?giovani nella fascia di et?fra i 16 e i 20 anni. Il 9% dei partecipanti scatta pi?di 8 selfie al giorno, e il 25% di questi ne condivide almeno 3 sui canali social pi?importanti. Uno degli autori della ricerca ?stato intervistato dal New York Post, dichiarando le seguenti parole:
"In genere quelli con la condizione soffrono di mancanza di fiducia in s?e cercano di adattatrsi a coloro che li circondano, mostrando in alcuni casi sintomi simili ad altri comportamenti potenzialmente di dipendenza. Ora sembra che l'esistenza di questa condizione mentale sia stata confermata e si spera che ulteriori ricerche saranno condotte per capire in maniera pi?approfondita come e perch?le persone sviluppano questo comportamento potenzialmente ossessivo, e cosa si pu?fare per aiutare le persone che sono maggiormente colpite".
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe la prima riga è così, il resto dell'articolo non mi sogno neanche di leggerlo.
in verità pur essendo li fatto al stessa cosa , i nerd della fotografia vogliono tenere separati i due significati .
selfy per le cretinate fatte per i social , autoscatto per gli scatti seri.
Gia' prima dell'autoscatto c'era chi, viaggiando solo, scattava la foto a se stesso e poiche' la macchina era troppo vicina la faccia veniva deforme. "Conosco" un signore anziano che aveva fatto una marea di foto del genere e con la medesima modalita', insieme a se stesso (in un angolo), a volte, riprendeva anche qualche personaggio incontrato per caso.
Solo che lui non andava a pubblicare a tutto il mondo le sue foto: e' questa l'enorme differenza.
Gia' prima dell'autoscatto c'era chi, viaggiando solo, scattava la foto a se stesso e poiche' la macchina era troppo vicina la faccia veniva deforme. "Conosco" un signore anziano che aveva fatto una marea di foto del genere e con la medesima modalita', insieme a se stesso (in un angolo), a volte, riprendeva anche qualche personaggio incontrato per caso.
Solo che lui non andava a pubblicare a tutto il mondo le sue foto: e' questa l'enorme differenza.
Il selfie non necessariamente è di una singola persona.
Possono essere 2, 3 o anche gruppi di persone.
E la condivisione nei social non è necessaria.
Di fatto è un autoritratto fotografico. Lo dice anche wikipedia.
Poi come ho detto sopra i fotografi vogliono distinguere il selfie da strada dagli autiscatti artistici.
È giusto è sbagliato? A me non cambia niente.
Rimane sempre uno shot fatto da una delle persone inquadrate. Con qualunque mezzo sia fatto.
[QUOTE=DIZIONARIO TRECCANI]Dispositivo, generalmente azionato da un meccanismo a orologeria, che serve a fare scattare automaticamente, con un certo ritardo, l’otturatore di una macchina fotografica, di solito per consentire a chi fotografa di far parte del soggetto da ritrarre.
...Il selfie non centra un beneamato fallo
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